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31 maggio 2022: giornata mondiale senza tabacco

31 maggio 2022: giornata mondiale senza tabacco

31.05.22 /

 

Ricorre ogni anno il 31 maggio la Giornata Mondiale senza Tabacco e anche quest’anno i vari attori della prevenzione antitabagica in Ticino: la Lega polmonare ticinese, Radix Svizzera italiana, la Lega ticinese contro il cancro, la Fondazione IdéeSport con il progetto EverFreshe l’Associazione Svizzera Non-Fumatori, si sono uniti per mediare un messaggio comune.

Il tema "Tabacco: una minaccia per il nostro ambiente", mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale dell'insieme ciclo del tabacco, dalla coltivazione alla produzione e distribuzione, oltre ai rifiuti tossici risultanti. La campagna mira anche a mettere in luce le ipocrisie dell’industria del tabacco per migliorare la sua reputazione e rendere i suoi prodotti come rispettosi dell'ambiente.

La produzione di tabacco consuma risorse preziose, come acqua e legna, laddove sono più scarse. Il processo di produzione del tabacco, dall'agricoltura alla lavorazione delle foglie, contribuisce al cambiamento climatico. Come conseguenza la produzione di sigarette è responsabile di 84 milioni di tonnellate di CO2. La produzione di tabacco richiede 22.000 miliardi di litri d'acqua all'anno. La fabbricazione di prodotti del tabacco produce grandi quantità di rifiuti: solventi, oli, carta, legno, plastica e altre sostanze chimiche…

I mozziconi di sigarette uccidono e ammalano ogni anno milioni di pesci, mammiferi marini e uccelli.  I mozziconi delle sigarette rappresentano dal 30 al 40% dei rifiuti raccolti nel Mar Mediterraneo. Basterebbero queste notizie per mettere fuorigioco e fuorilegge il tabacco

Inoltre ogni anno nel mondo vengono gettate a terra tra le 340’000 e le 680000 tonnellate di mozziconi che, con il carico di veleni, vanno a finire nell’ambiente e alla fine nel mare.

Invece si dà credito alle multinazionali del tabacco che per sbiancarsi la coscienza (Greenwashing) mettono in atto strategie di facciata finalizzate a costruire un'immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell'impatto ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente dovuti ai propri prodotti.

La legislazione anti-littering sarebbe la strategia più comune per la mitigazione dei rifiuti del tabacco; tuttavia l'applicazione e la prevenzione sono spesso minime e insufficienti.   La ricerca suggerisce la necessità di enfatizzare i principi ambientali, come la responsabilità estesa del produttore (Extended Producer Responsibility- EPR) e la gestione responsabile del prodotto. Così come altre industrie sono responsabili dei loro rifiuti (ad esempio, vernici, pneumatici, elettronica, ecc.) anche l'industria del tabacco dovrebbe essere ritenuta responsabile dei rifiuti dei prodotti del tabacco e delle politiche create per sostenere questo processo.

È giunto il momento che le aziende del tabacco e cittadini si facciano carico dei propri rifiuti e che gli ambientalisti diano il buon esempio non alimentando le multinazionali del tabacco, fumando e acquistando il loro prodotto.